I sentieri di Isaia

Solo Cristo è la nostra pace

Il beato Paolo scrive che il Cristo nostro salvatore è la nostra pace. Egli non ha unito soltanto gli abitanti della terra agli angeli e ai santi spiriti, ma ha ordinato anche che i popoli si unissero tra di loro e costituissero un solo popolo. Prima che si stabilissero delle relazioni tra i popoli, le nazioni e le città erano separate, le rivolte e gli scompigli erano frequenti, si facevano invasioni guerresche, i vincitori opprimevano i vinti, trionfava la prepotenza, si verificavano le più svariate oppressioni, anche se qualche volta si comportavano con ammirevole nobiltà. Tuttavia Cristo è diventato nostra pace. Dopo che la terra è stata illuminata dall’annuncio evangelico ed è stata indicata la via della pietà, affinchè l’amore verso Dio e verso se stessi s’intrecciassero, vennero abolite le consuetudini antiche e scomparvero le cose vecchie, e tutte le cose sono state fatte nuove, come è scritto: dappertutto si stabilì la pace dei popoli.
«Forgeranno le loro spade in vomeri, le loro lance in falci; un popolo non alzerà più la spada contro un altro popolo, non si eserciteranno più nell’arte della guerra» (Is 2,4). Infatti, mentre tutti erano soggetti a un unico giogo (spiritualmente a Dio e corporalmente ai romani) condussero una vita calma e non turbolenta e priva di guerra, affinchè liberati da ogni paura, anche se un tempo erano nemici gli uni degli altri, facessero causa comune per la concordia degli animi.

(tratto da Commento a Isaia 2,4)

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